Opinioni di Jeremy Irons sulle donne e il cibo

Freeze Frame of APTN footage of interview with Jeremy Irons. Shot by Paolo Santalucia

Oggi ho avuto l’occasione di fare una breve intervista all’attore Jeremy Irons dopo la sua nomina ad ambasciatore della FAO, l’agenzia dell’ONU per la nutrizione e l’agricoltura che ha sede a Roma.

La biografia di Iron è davvero strabiliante. Ha interpretato dozzine di film  (“La donna del tenente francese”, “Il mistero von Bulow”, “Mission” e “Lolita”, tanto per citarne alcuni), pièce teatrali (“Camelot”, “Molto rumore per nulla”, “La bisbetica domata”, “Macbeth” e molte altre) e serie televisive (“I rivali di Sherlock Holmes”, “Elizabeth I”, e attualmente “I borgia”). E’ stato premiato con Oscar, Tony ed Emmy. Insomma, un uomo di talento che vale la pena stare ad ascoltare.

In questo post, vorrei inserire un paio di citazioni che non ho usato nel mio pezzo per AP Television, ma che reputo interessanti.

Nel suo discorso nella sala plenaria, Irons ha affermato l’importanza di affidarsi alle donne per risolvere problemi legati alla fame. Più tardi gli ho chiesto di commentare la sua affermazione. Mia madre, docente universitaria, ha dedicato decenni della sua carriera al tema delle donne nello sviluppo, quindi non sono nuova a questo genere di argomento, però quello che ha detto Irons era interessante e sono curiosa di sentire se qualcuno è d’accordo con me.

Jeremy Irons:

“Non so come funzioni a casa vostra, ma so chi prepara la cena a casa mia e credo che sia un po’ lo stesso tutto il mondo. So anche chi fa il giardinaggio, chi cura l’orto… mia moglie. Le donne sono le fornitrici, le donne sono quelle che gestiscono le finanze. Negli ultimi vent’anni, abbiamo visto le donne entrare nel mondo del lavoro, e questo forse ha danneggiato la famiglia, ma si è rivelato di enorme vantaggio per l’economia. Le donne sono molto più affidabili degli uomini in tanti casi. Anni fa, mi trovavo in Sud America e ricordo che ero seduto sotto un portico insieme ad altri uomini a bere, fumare, godermi la giornata. Verso le cinque, vidi tutte le donne che uscivano dalle mangrovie portando gli ortaggi sulla testa. Erano state al lavoro. Perciò dovremmo abbandonare il nostro paternalismo quando si tratta di dare il potere alle donne, perché sono importantissime e, come ho già detto in altri discorsi, sono un elemento davvero in grado di cambiare gli equilibri.”

Il mio collega cameraman-producer Paolo Santalucia ha colto un certo sciovinismo in questo commento, secondo lui implicava che le donne devono stare a casa e cucinare. Io invece ho capito che, dal momento che le donne fanno già tutto il lavoro, è necessario avere il potere politico per poter affrontare la questione della nutrizione e dello sviluppo economico.

Sono rimasta colpita anche quando Irons ha paragonato la carestia al genocidio, e suggerito la possibilità e la necessità di approntare un sistema in grado di predire dove e quando si verificheranno delle carestie.

Jeremy Irons:

“Dobbiamo individuare l’origine del problema e approntare un sistema – reso oggi possibile da Internet e dalle università locali – per poter prevedere e affrontare le carestie future prima che accadano, evitando così il ripetersi di situazioni come quella del Corno d’Africa. C’è chi obietta che è solo una questione di accesso, ma secondo me, con la diplomazia e una buona dose di umanità, è possibile prepararsi a emergenze tanto gravi da rasentare il genocidio.”

Se Irons ha ragione e le carestie possono essere previste, questa è una buona notizia e il mondo dovrebbe attivarsi al più presto per predire ed evitare future carestie.

Nell’ultimo blog ho descritto le mie attese per strappare un commento ad alcuni famosi attori americani (George Clooney, Meryl Streep, Madonna). Gli attori americani, in generale, tendono a essere informali nei modi e nel linguaggio. Jeremy Irons era molto diverso, decisamente British. Composto, elegante, eloquente e spiritoso. La formazione di attore shakespeariano traspariva da ogni sua parola. Sono rimasta davvero ammirata.

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