Amore e Passione a Rome

Un poster gigante della Fornarina fuori Palazzo Barberini a Roma. Foto da Trisha Thomas

E’ la storia d’amore più famosa di Roma. Il grande artista del Rinascimento con la bella fornaia. Raffaello e la Fornarina. Lui era giovane, bello, artista geniale. Portato a Roma dall’Italia settentrionale per servire il Papa, Raffaello frequentava ricchi e potenti. Incantò la città con la grazia e la bellezza dei suoi dipinti, e ben lungi dall’irascibilità di Michelangelo, era una persona affascinante e affabile.

Raffaello era un artista che viveva come un principe. Si muoveva nei circoli più altolocati, ma rimase fulminato da Margherita, la figlia del fornaio nel popolare quartiere di Trastevere, non lontano dal Vaticano.

Margherita Luti era figlia del fornaio senese Francesco Luti, la chiamavano ‘la Fornarina’. Raffaello era tanto cotto di lei da non riuscire a terminare il lavoro per il banchiere più ricco di Roma, Agostino Chigi, nel Palazzo della Farnesina a Trastevere. La tentazione di sgusciare fuori e andare a trovare la bella Fornarina era troppo forte. Secondo la leggenda, Chigi trovò una soluzione molto pratica, portò Margherita Luti a vivere nel suo palazzo mentre Raffaello portava avanti il progetto.

Nel 1514, Raffaello si fidanzò ufficialmente con Maria Bibbiena, nipote del Cardinal Medici Bibbiena, ma non la sposò mai. Era troppo preso dalla Fornarina.

Giorgio Vasari, lo storico dell’arte più famoso d’Italia, l’ha descritta come ‘la donna che Raffaello amò fino alla morte.”

La testimonianza più impressionante di questa relazione è il dipinto in cui Raffaello ritrae la Fornarina come una donna nuda velata solo di una stoffa trasparente, nell’atto di tenersi dolcemente un seno con la mano e indicare con il dito un braccialetto sull’omero che reca la firma di Raffaello. (Sinceramente, da profana, preferisco la semplice e seducente Fornarina di Raffaello alla stoica ed enigmatica Monna Lisa. Il sorriso enigmatico della Fornarina è molto più ammaliante.)

Dietro la Fornarina c’è un cespuglio di mirto, apparentemente simbolo di passione e amore eterno.

Due dipinti di Raffaello: "La Fornarina" e “La Velata”

Come tutte le belle storie d’amore, quella tra Raffaello e la Fornarina ha una fine amara e tragica. Dopo un’appassionata notte d’amore, Raffaello si ammalò gravemente. Morì quindici giorni dopo. Era riuscito a fare testamento, lasciando di che mantenersi alla sua amatissima fornaia.

Gli storici dell’arte hanno dibattuto a lungo su un altro dipinto di Raffaello, “La Velata”, chiedendosi se la donna ritratta sia o meno ‘la Fornarina’. A mio modesto e poco erudito parere, è perfettamente ovvio che ‘la velata’ non è altro che l’adorata Margherita.

La tomba di Raffaello si trova poco distante dall’ufficio di AP, nel Pantheon, costruito dai romani del 126 d.C. come Tempio consacrato a tutti gli Dei. Suppongo che durante il Rinascimento, Raffaello fosse considerato un semidio e reputato degno di un posto nel Pantheon. Dopo la sua morte, si narra che la Fornarina si fosse rifugiata nel convento delle suore di Santa Apollonia a Trastevere.

La cosa che mi piace di Roma è che si vive immersi nella storia e nell’arte. La tomba di Raffaello è a due passi dal mio ufficio, e posso raggiungere Trastevere con due fermate di tram.

L’altro giorno, mia figlia e io abbiamo fatto una passeggiata nel vecchio quartiere e abbiamo visitato i luoghi in cui Raffaello e la Fornarina vissero la loro appassionata storia d’amore. Ci siamo affacciate al cancello di Villa Farnesina, che contiene gli affreschi di Raffaello commissionati dal banchiere romano Agostino Chigi. Il palazzo ha un magnifico giardino pieno di alberi di limone. Abbiamo immaginato Raffaello, sporco di vernice, uscire e andare a sedersi su una panchina per corteggiare la sua amata fra il profumo delle zagare.

Poi siamo passate sotto il massiccio arco di Porta Settimiana per andare a vedere la casa della Fornarina. L’edificio oggi ospita il ristorante Romolo. Ho chiesto ai proprietari se potevamo visitare il giardino interno in cui Raffaello e Margherita Luti trascorrevano romantiche ore insieme. Sono stati più che contenti di mostrarci il pittoresco giardino e la famosa finestra da cui la Fornarina si affacciava sulla strada.

La targa fuori dal ristorante Romolo e il Giardino in cui Raffaello incontrava la Fornarina. Foto di Trisha Thomas

Devo ammettere che ho un debole per questa piccola fornaia che ha ammaliato uno dei personaggi più leggendari del Rinascimento.

NOTA PER I LETTORI DEL BLOG:

Frutto del lavoro decennale del compositore italiano Giancarlo Acquisti, “La leggenda di Raffaello e della Fornarina” è diventata un musical da rappresentare a Roma. Mio marito Gustavo e io siamo stati invitati a un’anteprima dello spettacolo e siamo rimasti ammirati dal talento del cast, dalla spettacolare scenografia e dalla musica meravigliosa che hanno accompagnato la rivisitazione di questa famosa storia d’amore. Lo spettacolo è completo in ogni suo aspetto, ma Acquisiti e il regista Marcello Sindici sono ancora al lavoro per trasformarlo in un progetto musicale permanente, un musical romano in stile Broadway. Vi aggiornerò quando ne saprò di più.

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *