Dal Fango Alle Stelle

Suor Maria Cleofe e Suor Maria Innocenza - le prime a prendere la patente per l’elicottero e a usarla per portare aiuti in zone remote del Pakistan e dell’India

Una nuova mostra a Roma illustra le donne d’Italia negli ultimi 150 anni. Oggi sono andata a vederla per avere qualche ispirazione per il mio blog e ho trovato una miniera di donne sulle quali vorrei scrivere di più.

Fra le prime immagini della mostra, ce n’è una inquietante, ma utile a mostrare quanta strada abbiano fatto le donne italiane. E’ il quadro dell’artista italiano Achille Tominetti intitolato “Aratura a Miazzina”, dipinto nel 1899. Miazzina è una cittadina del Piemonte. Tominetti affiancava la pittura al lavoro nella fattoria di famiglia.

Donne come Bestie da Soma nel dipinto "Aratura a Miazzina" - Achille Tominetti 1899

Dopo il ritratto delle “donne come bestie da soma”, sono esposte fotografie di donne che hanno affrontato grandi sfide dando prova di un coraggio sbalorditivo.

Fra esse c’è Emanuela Loi, la prima poliziotta italiana uccisa in un attentato di mafia all’età di 24 anni. Era la guardia del corpo di Paolo Borsellino ed è morta insieme a lui e a quattro altri agenti della polizia di Palermo nel 1992.

Poi c’è Ester Danesi Traversari, la prima corrispondente donna nella I Guerra Mondiale. E pensare che io mi lamento di dover portare il cavalletto… immaginate quanto fosse arduo stare in quelle trincee con un vestito fino alla caviglia.

Ester Danesi Traversari in trincea. Lei era la prima corrispondente donna italiana nella I Guerra Mondiale. Foto dalla Mostra.

Poi c’è Franca Viola, una ragazza siciliana che ha rifiutato di sposarsi dopo essere stata rapita, stuprata e messa incinta da un ammiratore respinto, trascinandolo invece in tribunale e vincendo la causa. Nel 1947. Wow. Difficile da immaginare.

Franca Viola - Foto dalla Mostra

Infine ci sono alcune donne che conosco e delle quali un giorno vorrei scrivere: la giornalista Oriana Fallaci, l’attrice Anna Magnani e l’educatrice Maria Montessori.

Però devo dire che la mia fotografia preferita è stata quella di suor Maria Cleofe e suor Maria Innocenza, le prime a prendere la patente per l’elicottero e a usarla per portare aiuti in zone remote del Pakistan e dell’India.

Forse è politicamente scorretto, ma davanti a questo excursus dalle donne come bestie da soma alle suore-pilota, mi viene spontaneo dire: “Ehi baby, hai fatto tanta strada!”

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