Il Puzzle di Kevin

Coast Guard boat passing in front of Costa Concordia Shipwreck. Freeze Frame of Image shot by Oleg Cetinic

Nota ai lettori del blog: negli ultimi quattro giorni ho seguito la vicenda del devastante naufragio della Costa Concordia per Associated Press Television News. Fino a oggi (lunedì 23 gennaio 2012), le vittime sono tredici e i dispersi diciannove. Io però vorrei raccontarvi la storia di una persona dotata di un coraggio e di una forza ammirevoli.

Kevin Rebello, giovane energico e dal fisico asciutto, ha una missione: trovare suo fratello. Dice che al puzzle che ha messo insieme, manca un solo pezzo. Il puzzle è quello che è accaduto a suo fratello Russel, di 33 ani, la notte del naufragio. Russel ha una moglie e  un figlio di tre anni a Mumbai, lavorava come cameriere sulla Costa Concordia ed è fra i diciannove dispersi.

Kevin Rebello checking for messages that might lead to information about his missing brother. Freeze Frame of APTN video shot by Oleg Cetinic

Ho incontrato Kevin al bar-ristorante dell’Hotel La Lucciola a Porto Santo Stefano, a un’ora di traghetto dall’isola del Giglio. Kevin aveva con sé il computer, leggeva messaggi e raccoglieva informazioni. Sin dai primi giorni, invece di aspettare che le squadre di soccorso gli dessero notizie di suo fratello, ha deciso di indagare da solo. Ha aperto una pagina su facebook (KevinRebelloRussel) e ha chiesto a tutti i membri dell’equipaggio e ai passeggeri di ricordare i momenti in cui hanno visto Russel. Questo è quello che mi ha spiegato Kevin:

“E’ un puzzle. Ho mescolato tutti i pezzi che mi hanno dato i suoi amici a bordo, dov’era, cosa stava facendo, cosa indossava, dove avrebbe dovuto essere e cosa ha fatto dopo. Fino all’ultimo passo, so esattamente quello che gli è successo.”

Ogni giorno, Kevin e altri parenti dei dispersi si recano al Giglio per incontrare le squadre di soccorso. Kevin afferma che la prima volta, ha passato un’ora a informarli sui luoghi esatti in cui avrebbero dovuto cercare suo fratello. Ha detto che erano grati per le informazioni perché la nave è enorme e i sommozzatori hanno grosse difficoltà per via del buio.

Un sommozzatore mi ha spiegato che si sono calati nella nave legati a una corda per essere certi di ritrovare la strada: “La visibilità è ridotta a mezzo metro, è un grosso impedimento… ed è molto pericoloso perché ai lati ci sono i lampadari che prima erano appesi al soffitto, ci sono porte di vetro e altri pezzi di mobilio capovolti, è veramente pericoloso.” Altro pericolo è il movimento della nave. Mentre ero lì, i pompieri si sono calati dagli elicotteri con le corde e hanno installato sulla nave delle antenne speciali per misurarne i movimenti. La nave è appoggiata in equilibrio precario su una barra rocciosa e rischia di sprofondare. I sommozzatori mi hanno detto che sarebbe più facile esplorare il relitto se si trovasse sul fondo.

Russel Rebello, a waiter aboard the Costa Concordia now missing. Freeze Frame of APTN video shot by Oleg Cetinic

Le sue ricerche hanno portato Kevin a scoprire che suo fratello si è comportato da eroe. “Uno dei suoi amici mi ha detto che ha indossato il giubbotto di salvataggio per un po’ e poi lo ha dato a una passeggera che era rimasta senza.” Kevin mi ha chiesto perché il capitano della nave, dopo aver fatto schiantare la nave contro uno scoglio, è saltato su una scialuppa di salvataggio, abbandonando la sua nave mentre dozzine di persone erano ancora a bordo, e perché adesso è agli arresti domiciliari. Il capitano Francesco Schettino è accusato di omicidio, naufragio e abbandono della nave. Kevin ha sottolineato che suo fratello, un eroe, non è stato trovato, mentre il capitano, un vigliacco, se ne sta comodamente a casa sua.

Qualche giorno fa, Kevin e altri parenti sono stati portati alla nave. Le squadre di soccorso hanno fatto una sosta mentre i parenti gettavano fiori nell’acqua. E’ stato commovente. Kevin sta raccogliendo tutti i messaggi su facebook, ha intenzione di stamparli, tagliarli a strisce e lasciarli cadere in acqua in prossimità della nave. Uno dei messaggi è di Rhys, il figlioletto di Russel: “Papà, per favore torna a casa. Ti voglio bene, Rhys.”

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