Penelope Cruz e la maternità

Penelope Cruz during photo opportunity at Rome Film Festival. Freeze Frame of APTN footage shot by Pietro De Cristofaro

Questa settimana sto curando dei servizi sul Festival del Film di Roma. E’ una rassegna relativamente poco conosciuta al confronto dei Festival di Venezia e di Cannes, ma a me piace seguirlo perché mi dà la possibilità di vedere tanti bei film e di intervistare attori solitamente inaccessibili.

Mercoledì sera hanno organizzato un piccolo evento con Penelope Cruz per parlare di un film che sta girando con il regista/attore italiano Sergio Castellitto. E’ tratto dal libro “Venuto al mondo” di Margaret Mazzantini, e racconta la storia di una madre di Sarajevo. A gennaio scorso, Penelope Cruz è diventata madre di Leo, il figlio avuto con il marito-attore Javier Bardem. Da madre lavoratrice e stressata, ero curiosa di sapere come se la stesse cavando Penelope. Forse speravo segretamente che si presentasse con macchie di latte sulla camicetta e i capelli un po’ unti. Una parte di me voleva che apparisse esausta e perdesse il filo del discorso a metà frase. Ma niente di tutto questo. Penelope è arrivata in divisa “da cameriera”. Giacca nera, pantaloni neri, camicetta bianca. Niente gioielli. Era splendida. Con quell’incredibile massa di capelli e il suo sorriso seducente. Il tono gentile e calmo, un leggero accento spagnolo nel suo inglese.

Le ho chiesto che effetto avesse la maternità sulla sua vita professionale ed ecco cosa mi ha risposto: “Non lo so. Credo che ogni esperienza ti faccia gradualmente cambiare, crescere. Ovviamente è l’esperienza più forte che una donna possa avere.”

Poi ha continuato a parlare del personaggio che interpreta nel film, una madre:

“Il fatto è che Gemma, il personaggio che interpreto nel film “Venuto al mondo”, è ossessionata dalla ricerca del figlio che non può avere, un’esperienza comune a tante donne. E’ davvero uno dei personaggi più belli che mi siano capitati in tutta la mia carriera. E’ interessante che io interpreti questo ruolo proprio a questo punto della mia vita, no?”

Beh, se speravo che Penelope Cruz provasse solidarietà per le mie difficoltà di madre, non ho avuto fortuna. Però mi piace ugualmente.

Quando sono tornata a casa, ho fatto vedere il filmato dell’intervista a mia figlia Chiara, di 11 anni. Lei mi ha lanciato un’occhiata nauseata e ha detto: “Mamma, ha fatto i “Pirati dei Caraibi” e tu non le hai neanche chiesto l’autografo. Non ci posso credere.”

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