Leo nella buca di sabbia, Nico sull’albero

Nico nel suo posto preferito nell'albero a Villa Glori.

Benché sia contraria ai cereali a messa, da buona americana sono convinta dell’utilità di lasciare ai bambini una certa dose di libertà, a differenza di francesi e italiani. Pamela Druckerman racconta di aver imparato da una madre francese come parlare a suo figlio Leo in maniera severa e decisa, in modo che lui restasse nella buca di sabbia invece di scappare via dall’area giochi e lei potesse chiacchierare tranquillamente seduta sulla panchina del parco. La sua storia mi ha fatto ricordare gli anni che ho passato a Villa Glori insieme ai miei tre figli. Vicino all’area giochi c’era un pino molto invitante, con il tronco piegato da un lato, che si innalzava per circa sette metri e poi si biforcava. Mio figlio Nico aveva trovato il modo di arrampicarsi su quell’albero e appollaiarsi comodamente nella biforcazione per poter osservare come un uccello le attività sottostanti. Ogni volta che andavamo in quell’area giochi, andava diritto sull’albero. Sono stata rimproverata più volte dagli altri genitori e dai nonni che mi avvertivano severamente che sarebbe potuto cadere e rompersi un braccio o una gamba, che lassù rischiava la vita. Altre madri mi dicevano che stavo dando un cattivo esempio perché gli altri bambini volevano imitare Nico. Io rifiutavo categoricamente di farlo scendere ricordando quanto mi divertivo a salire sugli alberi da bambina. Senza provare il bisogno di applicare alcuna disciplina, riuscivo a rilassarmi seduta sulla panchina e a godermi le chiacchiere con le mie amiche mamme.

E non venivo rimproverata solo per le arrampicate sull’albero. Le altre mamme mi sgridavano perché lasciavo che i miei figli si togliessero le scarpe e corressero nelle pozzanghere dopo la pioggia. “Gli verrà la febbre!” era il commento più frequente, e farli uscire con i capelli bagnati, “Si ammaleranno!”

A mio parere, i bambini francesi possono anche restare nella buca di sabbia, e quelli italiani non provare mai il brivido di salire su un albero, ma come faranno ad acquisire sicurezza in se stessi, a diventare spiriti liberi e pensatori audaci e indipendenti? Mi chiedo se la mamma di Steve Jobs lo abbia costretto a restare nella buca di sabbia quando cercava di scappare fuori dal giardino. E chissà se la madre di Amelia Earhart la lasciava salire sull’albero… Imparare l’esercizio della pazienza e il rispetto degli altri, nonché essere gratificati è senz’altro utile, ma non si dovrebbe neanche reprimere il coraggio, la creatività e la prontezza ad accettare le sfide.

 

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